20 Dic 10 benefici
È risaputo che coloro che mantengono una buona salute col passare degli anni sono in grado di mantenere anche uno stile di vita attivo, che include anche viaggiare fino a 70, 80 anni e oltre. Piano piano, però, si sta cominciando a capire che anche l’inverso è vero: chi continua a viaggiare avrà una salute migliore, con ricadute positive sia per l’individuo che per le nostre società sempre più anziane.
A qualsiasi età, il viaggio regala un’evasione dalla vita di tutti i giorni, e permette di espandere i propri orizzonti. Ma per le persone anziane viaggiare verso una città amata o un posto mai visitato può offrire un’occasione di rinascita: è qualcosa da sognare durante o alla fine di un inverno freddo, che magari ha isolato dalle altre persone.
Si potrebbe pensare che il viaggio, e tutto ciò che esso comporta – organizzarsi, spostarsi, cambiare abitudini, incontrare persone nuove e di altre nazionalità – sia uno stress troppo pesante per le persone più anziane, e che metta a rischio la loro salute fisica e mentale, ma questo è solo un vecchio stereotipo.
Sebbene alcune capacità mentali diminuiscano con l’avanzare dell’età, gli scienziati hanno sempre più conferme che invecchiando la mente diventa più acuta per quanto riguarda diverse capacità fondamentali, come ad esempio le capacità sociali ed emotive.
Tali capacità possono apportare grandi benefici: i ricercatori delle università americane di Stony Brook, Stanford e Cornell hanno riscontrato che le persone al di sopra dei 50 anni sono nel complesso più felici, con livelli di rabbia che diminuiscono in maniera costante dai 20 ai 70 anni, mentre lo stress, dopo aver raggiunto un apice, inizia a diminuire dopo i 50. Le emozioni negative come la tristezza, la rabbia e la paura sono meno prorompenti nella terza età rispetto ai “drammatici” anni giovanili.
Molte persone anziane intervistate hanno espresso pensieri quali “Vorrei aver imparato a godermi la vita e vivere il momento quando avevo 30 anni, invece che a 60”, e perlopiù hanno descritto gli ultimo cinque o dieci anni della loro vita come i più felici.
La maggior parte delle persone – quelle che si sentono attive, curiose, appassionate – hanno tutte le carte in regola per viaggiare felicemente dopo i 60, 70, 80 anni e oltre! Scopriamo più nel dettaglio 10 benefici che il viaggio produce per le persone anziane.
- Fa bene al cuore
Viaggiare sembra avere un effetto positivo sulla salute del cuore, sia per gli uomini che per le donne.
Uno studio scientifico ha riscontrato che le persone che vanno in vacanza ogni sei anni o meno dimostrano un rischio di sviluppare disturbi cardiaci o coronarici più alto rispetto a donne e uomini che vanno in vacanza almeno due volte all’anno.
Un altro studio ha dimostrato similarmente che gli uomini che vanno in vacanza meno di una volta all’anno hanno un rischio di morte più elevato del 20% per quanto riguarda le malattie generiche e del 30% più elevato per le malattie cardiache.
- Fa bene al fisico in generale
Inoltre, il viaggio e tutte le attività ad esso collegate hanno un effetto positivo sul corpo e sulla salute fisica. Gli anziani possono beneficiare infatti delle attività che accompagnano il viaggio. Che si tratti di camminare per visitare i musei, attraversare le vie cittadine per vedere varie attrazioni o prendere i trasporti pubblici, sono tante le attività fisiche che ci mettono alla prova mentre viaggiamo: fonti diverse riportano che spesso si arriva a camminare anche 15 chilometri al giorno durante i viaggi.
Queste sfide fisiche possono aiutare le persone anziane a stare bene e in forma, ovviamente sempre a patto che non si esageri con la fatica.
- Fa bene alle capacità cerebrali
Secondo il Dr. Paul Nussbaum, presidente e fondatore del Centro di Salute Cerebrale (Brain Health Center Inc.) “poiché il viaggio sfida il nostro cervello con esperienze ed ambienti nuovi e differenti, esso rappresenta un’attività importante per promuovere la salute cerebrale e costruire una resilienza del cervello nel corso della vita.”
Le attività ordinarie che accompagnano il viaggio, come ascoltare la radio, leggere quotidiani o informazioni, ingannare il tempo con giochi come puzzle, visitare i musei a apprendere nuove informazioni hanno la capacità di ridurre il rischio Alzheimer di circa il 47%.
- Fa bene alla mente in generale
Viaggiare spinge inoltre il nostro cervello ad esercitare le sue capacità cognitive, ad esempio nel pianificare le attività e nel mantenere la concentrazione. Visto che molti truffatori prendono di mira le persone anziane, un modo per prepararsi a viaggiare all’estero è quello di esercitare la sicurezza e le precauzioni. Anche l’attività del ricercare le destinazioni e poi comparare fra loro luoghi, tariffe di viaggio e di soggiorno permette alle persone anziane di allenare il cervello su qualcosa di nuovo e sconosciuto.
Un articolo dal titolo “Destinazione invecchiamento sano: i benefici fisici, cognitive e sociali del viaggio” (vedi risorse) ha di recente sottolineato i benefici mentali che il viaggio apporta per le persone anziane. Attività come attraversare nuove città, esplorare musei, intrattenere conversazioni con persone sconosciute, provare a utilizzare lingue straniere e vedere varie attrazioni aiutano ad esercitare i muscoli mentali, mantenendo la mente attiva e impegnata.
- Abbassa il livello di stress
Una ricerca dimostra che anche solo dopo uno o due giorni di vacanza l’89% delle persone è in grado di lasciarsi alle spalle le cause di stress e rilassarsi. Questo ha ricadute positive a lungo termine, dato che si è dimostrato come lo stress danneggi la salute e addirittura acceleri il processo di invecchiamento.
Inoltre c’è anche la componente del rilassamento: si potrebbe pensare che le persone anziane, soprattutto quelle in pensione, abbiano molto tempo a disposizione per rilassarsi, ma le loro vite sono spesse piene di eventi sociali, personali e famigliari, che finiscono per creare livelli di stress simili a quelli causati dagli impegni di lavoro.
- Fa conoscere nuove persone
Se si viaggia si aumentano le possibilità di conoscere nuove persone, sia che si viaggi in gruppo o per conto proprio. Mantenere o iniziare nuove relazioni sociali è molto importante nella terza età, ed è stato dimostrato che ha effetti positivi sulla salute mentale delle persone anziane.
Grazie al viaggio è più facile incontrare e fare amicizia con persone della propria nazionalità, ma anche persone straniere del paese che si va a visitare, con la possibilità di allargare il proprio giro di conoscenze in tutto il mondo, e con la facilità di mantenere i contatti offerta dalle nuove tecnologie.
- Puoi condividere il viaggio con le persone che ami
Viaggiare offre anche nuove opportunità per condividere momenti di gioia con i propri amici e la propria famiglia. Quando si viaggia assieme agli amici e ai famigliari, infatti, si creano memorie che dureranno per una vita intera.
Ma è altrettanto bello condividere i ricordi di un viaggio speciale una volta tornati a casa, raccontandoli alle persone a cui si vuole bene. È bene ricordare che se si donano oggetti, essi hanno una durata limitata nel tempo, mentre se si regalano ricordi questi durano per sempre!
- Non è mai troppo tardi per scoprire nuovi punti di vista
Viaggiare arricchisce le nostre vite. Aumenta le nostre conoscenze e allarga la nostra prospettiva sulla vita e sul mondo. Quando visitiamo luoghi diversi e interessanti, impariamo tante nuove cose. Viaggiando scopriamo nuove persone, ambienti, piante e animali. Se si vuole rendere il proprio viaggio più interessante ed emozionante, è bene scegliere in anticipo il proprio percorso e selezionare il luoghi specifici che si vogliono visitare. Il viaggio non offre solo divertimento e avventura, ma anche momenti di meravigliosa comprensione e illuminazione per le nostre menti.
- Il viaggio mette alla prova i pregiudizi
Quando visitiamo vari luoghi in paesi stranieri acquisiamo anche maggiore comprensione delle persone che vivono là. Scopriamo sia le similitudini che le differenze che esse hanno con noi. Anche da più anziani, quando le esperienze e gli eventi della vita hanno determinato alcune nostre concezioni, è molto interessante e arricchente imparare da persone che hanno un background molto diverso dal nostro, visto che gli incontri culturali e sociali aiutano a mantenere una mentalità aperta.
- Il viaggio fa bene anche al portafoglio!
Le persone anziane, in particolare quelle in età di pensione, hanno la possibilità di viaggiare nel proprio paese e all’estero anche in bassa e media stagione turistica, beneficiando così dei prezzi più bassi e dei pacchetti speciali offerti da agenzie di viaggio, tour operator e hotel che coccolano i propri clienti in periodi dell’anno meno frequentati come primavera e autunno.
Inoltre, la maggior parte dei servizi turistici come trasporti, attività sociali, culturali e sportive offrono sconti speciali per persone al di sopra di una certa età. È sempre utile informarsi e chiedere spiegazioni in merito a quali offerte sono attive sia nel momento della scelta della destinazione sia una volta arrivati là presso i servizi e le attrazioni del posto.
Novembre 2016 – Anna Chiara Lorenzelli
Risorse
“Destination Healthy Aging: the Physical, Cognitive and Social Benefits of Travel”, Global Coalition on Aging, 2013
“Health Benefits of Travel for Seniors” Care2
“What Is So Good About Growing Old”, Helen Fields, Smithsonian Magazine Luglio 2012.