20 Dic Senior a Izola
Il 12 di novembre 2016, 15 viaggiatori austriaci si sono messi in viaggio verso Isola, in Slovenia. Il mio era un ruolo speciale, in quanto ero la più giovane del gruppo e la tutor.
La prima parte del percorso è stato il viaggio in treno da Graz alla capitale slovena Ljubljana: la destinazione non era troppo lontana, e questo è sicuramente un punto a favore. Il viaggio è stato molto confortevole – diretto, senza cambi, è durato 4 ore – e il tempo è passato velocemente, chiacchierando piacevolmente fra noi. Una persona del gruppo aveva studiato lo sloveno, e ci ha insegnato alcune parole e frasi utili; alcuni di noi che erano già stati ad Isola ci hanno parlato del bellissimo paesaggio che avremmo trovato là.
Alla stazione di Ljubljana abbiamo avuto un piccolo contrattempo con un ascensore fuori uso, ma siamo riusciti a risolvere il problema. Dato che si avvicinava l’ora di pranzo, ci siamo diretti al ristorante Kratochwill vicino alla stazione, che Alenka Ogrin di ZDUS aveva prenotato per noi. Il personale era molto gentile e il pranzo delizioso. Dopo pranzo gli autisti del minibus dell’Hotel Delfin di ZDUS ci hanno accompagnato fino alla nostra destinazione finale, Isola.
Al check-in in hotel abbiamo avuto una piacevole sorpresa: ognuno ha ricevuto una stanza doppia con vista sul mare. A cena abbiamo incontrato Alenka, che ci ha illustrato il programma della nostra visita e presentato il progetto europeo DiscOver55. Dopo cena un gruppo musicale suonava nell’atrio dell’hotel: molte persone si divertivano, ridevano e ballavano seguendo le canzone inglesi e slovene, mi è sembrato davvero un bell’inizio per la nostra permanenza!
Il giorno dopo, domenica, alcuni di noi hanno provato le attività mattutine offerte dall’hotel, dalle 7.30 alle 8.00: il gruppo fitness e la ginnastica acquatica. Dopo colazione abbiamo incontrato Nina Golob, la responsabile dell’hotel, che ci ha parlato dell’hotel stesso e del suo legame con ZDUS. L’hotel è stato costruito grazie alle risorse dell’organizazzione senior, basandosi sul concetto di vacanze rilassanti.
La Slovenia ha solamente 46km di costa adriatica, perciò ha sviluppato ben presto nuove forme di turismo: l’Hotel Delfin è stato concepito come un’oasi di benessere, che da quest’anno include anche un Giardino Kneipp dove è possibile seguire la terapia Kneipp con percorsi appositi, medicine naturali, esercizio fisico e cure nutrizionali.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il centro storico di Isola accompagnati da una guida. In antichità si trattava di un’isola (da qui il nome italiano “Isola”), ed è un luogo affascinante, con bellezze architettoniche che testimoniano la sua antica storia. Ci siamo anche fermati per una piccola degustazione di prosciutto e vino in città. Al nostro ritorno in hotel abbiamo incontrato un’anziana signora, che ci ha raccontato di esser stata imprigionata a Graz da piccola, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto ci ha colpito molto, e ci ha dimostrato come sia ancora importante lavorare assieme per un futuro migliore – superando i confini spaziali e temporali fra generazioni. A cena abbiamo discusso della storia austriaca e slovena, di ciò che abbiamo in comune e di cosa sappiamo gli uni degli altri su cultura, natura, abitudini, etc.
Lunedì, mentre soffiava il vento tipico locale, la Bora, abbiamo visitato Strunjan, accompagnati da Irena e Alenka. Abbiamo fatto il percorso tematico ‘Strunjan e Natura’, percorso che ha vinto un premio, e che presenta molto bene le produzioni locali, soprattutto il sale o “oro bianco”, uno dei prodotti più pregiati. Abbiamo pranzato in un’affascinante taverna locale, con cibi tradizionali e assieme a molte persone del luogo: il dolce a base di cachi è stato davvero una piacevolissima sorpresa!
Nel pomeriggio abbiamo invece visitato Piran, una bella cittadina dalla chiara influenza veneziana: qui ha vissuto il violinista Giuseppe Tartini, e la piazza centrale porta infatti il suo nome. Il patrono della città è San Giorgio, a cui è dedicata la chiesa che si erge sulla collina della città. Abbiamo fatto una breve sosta a Portorož, conosciuta come luogo di benessere già a partire dal 1300: qui ci siamo goduti un bellissimo tramonto nella cosiddetta città delle rose.
Il quarto giorno siamo stati a visitare le aree verdi di Isola, grazie a un percorso speciale di 16 tappe creato dall’Hotel, che includeva anche il Giardino Kneipp. Per pranzo siamo stati al ristorante ‘Gostilna Doro’, uno dei migliori ristoranti di Isola, dove abbiamo assaggiato anatra e cavolo rosso, piatti speciali per il giorno di S. Martino, che tutti hanno molto apprezzato. Dopo la cena in hotel, invece, un musicista ha accompagnato la serata con canzoni classiche, anche alcune in tedesco, che ci hanno divertito molto.
Mercoledì, 16 di novembre, abbiamo visitato una fattoria dove abbiamo potuto apprendere come si produce l’olio di oliva. Un’esperienza speciale è stata la visita della chiesa di Hrastovlje, dove nel 1949 sono stati scoperti affreschi di gran valore, che raffigurano scene della Bibbia.
Ci siamo poi spostati a Koper, la città più grande della parte slovena dell’Istria, chiamata “Isola delle capre” ai tempi dei Romani. Questa città moderna risente chiaramente delle varie influenze storiche, in particolare quella di Venezia, sotto il cui governo la città prosperò. Ancora oggi si può percepire infatti uno spirito italiano. Il nostro tour è proseguito alla più grande cantina di questa parte d’Istria, ovvero la cantina Vino Koper. Qui abbiamo assaggiato i vini tipici della regione come la Malvazija e il Refosco. Ci siamo anche fermati a cena alla cantina, e abbiamo acquistato diversi vini da portare a casa in regalo.
Giovedì, il nostro ultimo giorno di viaggio, siamo tornati a Ljubljana. Là abbiamo potuto scoprire i segreti di una delle città più verdi ed ecologiche d’Europa grazie a un tour guidato del centro storico. Dopo un piacevole pranzo al ristorante Druga Violina, ci siamo diretti in stazione per prendere il treno di ritorno a Graz: eravamo tutti molto tristi per aver terminato il nostro viaggio, ma anche desiderosi di rientrare a casa per raccontare le nostre belle esperienze.
Penso che il ricordo che rimarrà di più di questo viaggio saranno le belle persone incontrate: tutte molto gentili e disponibili, anche a livello linguistico, cercando di parlare un po’ di tedesco con noi. Anche il nostro gruppo ha provato a imparare qualche parola di sloveno, ma è una lingua molto difficile: sarebbe bello poter seguire anche qualche lezione di sloveno in Hotel, anche solo per imparare qualche espressione semplice. In conclusione, penso che alcune persone del nostro gruppo sarebbero molto contente di tornare ad Isola, perché non è molto lontana da casa e la Slovenia è un paese conveniente se comparato agli standard austriaci. Forse sono un po’ troppo giovane per l’Hotel Delfin, ma per i miei nonni sarebbe una destinazione perfetta. Il programma era versatile, anche se a volte era un po’ troppo intenso. Penso che una escursione al giorno sia sufficiente. Nel complesso abbiamo passato delle giornate davvero piacevoli, in una bellissima regione, e consiglierei sicuramente questa esperienza alle persone più anziane!